Aziende, quali sono le doti che dovrebbe avere il leader ideale?

Una recente ricerca condotta da Lhh, società facente parte del Gruppo Adecco, ha svelato quali sono le competenze chiave necessarie per i leader del futuro. E ha analizzato tali skills dal punto di vista sia dei dipendenti sia dei dirigenti.
Mentre il 23% dei colletti bianchi colloca l’empatia e l’ascolto al vertice delle qualità di un leader, la visione strategica emerge come prioritaria per la maggioranza dei dirigenti d’azienda, in particolare nelle grandi imprese, raggiungendo il 25% delle risposte, sebbene la gestione dei team risulti essere la competenza più citata.

I requisiti cambiano in base alla fascia di età 

Un’analisi più approfondita delle risposte dei leader delle piccole e medie imprese rivela che questi attribuiscono più importanza a empatia e ascolto, indicati come tratti principali dal quasi 20% dei rispondenti.
Tale tendenza si conferma anche osservando i risultati suddivisi per età, con i giovani della generazione Z che considerano l’empatia come la caratteristica principale (1 su 4), mentre per i millenials è più importante la capacità di dare l’esempio e guidare (22%).
In generale, ascolto ed empatia sono le skills più indicate da parte di tutte le generazioni di rispondenti. 

Che capo vogliono i manager e i dipendenti?

In base alla posizione in azienda – manager o dipendenti – cambia l’ordine delle competenze considerate prioritarie. Ad esempio, la visione strategica è ritenuta più importante dai dirigenti (20%) rispetto ai dipendenti (8%), mentre la capacità di valutazione e di fornire feedback è considerata fondamentale dall’8% dei manager e solo dal 4% dei lavoratori.
L’inclusione è un tema centrale per quasi il 4% dei lavoratori (5% per la Generazione Z), ma per i dirigenti raggiunge solo il 2%.
Sorprendentemente, la capacità di innovare è considerata più importante per i lavoratori rispetto ai dirigenti, i quali sono più concentrati sull’orientamento al business e sui risultati economici.

Le cinque competenze più importanti

Le cinque competenze che un leader dovrebbe avere, secondo i dipendenti, sono: empatia e ascolto (23%), capacità di essere guida (20%), gestione del team (19%), capacità decisionale (13%) e visione strategica (8%).
D’altro canto, secondo i dirigenti, le cinque competenze più rilevanti sono: visione strategica (20%), empatia e ascolto (19%), gestione del team (18%), capacità di fare da guida (16%) e capacità decisionale (11%).
Solo poco più dell’1% dei lavoratori ritiene che il leader del futuro debba essere forte, mentre meno del 4% menziona l’autorevolezza. Maggiore attenzione è dedicata alla capacità di motivare (14%), coinvolgere (quasi 10%) e comunicare (9%).

Tutti concordi nell’affermare che un buon leader fa la differenza

I risultati della ricerca, condotta su un campione di 7.000 lavoratori e oltre 200 dirigenti aziendali, sottolineano l’importanza dei leader nella vita aziendale. Il 97% dei lavoratori ritiene che un buon leader possa influenzare significativamente il benessere sul posto di lavoro, e quasi il 32% delle donne ammette che le caratteristiche negative del leader hanno influenzato la decisione di cambiare azienda.
Circa il 15% dei dipendenti ha attualmente un leader che influisce negativamente sul proprio benessere, ma non può, per ora, cambiare lavoro.

Donne al comando? Più empatiche

Le donne in posizioni di leadership si percepiscono come più empatiche degli uomini (37% contro 27%), ritengono di essere più capaci di prendere decisioni (13,7% contro 5,8% degli uomini), ma meno capaci di gestire il team (8% contro 10%) e di dare feedback (5% delle donne contro 8% degli uomini).

Come stupire gli utenti che partecipano ad un evento

Sempre più, gli eventi sono considerati per le aziende un modo importante per distinguersi dalla concorrenza e raggiungere il proprio pubblico target.

Per questo è importante trovare il modo giusto per stupire i partecipanti e creare un’esperienza in grado di impressionare positivamente, e di seguito ci apprestiamo ad esplorare alcuni modi creativi per stupire gli utenti che prendono parte ad un evento.

Crea un’esperienza coinvolgente

L’atmosfera è fondamentale per creare un’esperienza d’effetto per gli utenti. Pensa a come puoi usare l’illuminazione, la musica e le decorazioni per creare un ambiente coinvolgente e rilassante allo stesso tempo.

Ad esempio, puoi utilizzare l’illuminazione per creare un’atmosfera particolare. Puoi utilizzare luci colorate, luci stroboscopiche o laser per creare un’atmosfera energica e coinvolgente. Oppure, puoi utilizzare luci soffuse e rilassanti per creare un’atmosfera più tranquilla e accogliente.

Puoi anche sfruttare la musica, e sceglierne una che sia in linea con il tema dell’evento o che sia semplicemente piacevole da ascoltare. Ad esempio, puoi ricorrere alla musica classica per creare un’atmosfera elegante e raffinata, o a quella rock per creare un’atmosfera più energica e vivace.

In alternativa, puoi pensare a delle decorazioni per creare un’esperienza coinvolgente. Scegli decorazioni in linea con il tema dell’evento, che siano semplicemente belle da vedere o decorazioni che possano creare un’atmosfera particolare. Ad esempio, puoi utilizzare decorazioni natalizie se l’evento avviene a cavallo delle festività, o ricorrere alle insegne vintage per creare un’atmosfera retrò e nostalgica.

Offri esperienze uniche

Le persone sono sempre alla ricerca di esperienze che lascino a bocca aperta. Pensa a come puoi offrire qualcosa di unico e memorabile: un’esibizione speciale, un’attività interattiva o un incentivo esclusivo.

Prova ad organizzare un’esibizione di un artista o di un gruppo musicale famoso. Oppure, puoi organizzare un’attività interattiva che permetta ai partecipanti di partecipare attivamente all’evento. In alternativa, puoi offrire un incentivo ai partecipanti, come un biglietto per un evento futuro o un prodotto gratuito.

Personalizza l’esperienza

Le persone amano sentirsi apprezzate e coccolate. Pensa a come puoi personalizzare la loro esperienza durante l’evento, ad esempio offrendo loro un trattamento speciale o un omaggio particolare.

Ad esempio, potresti regalare loro un trattamento VIP come un accesso prioritario all’evento o un servizio di concierge dedicato. Un’altra bella idea potrebbe essere quella di offrire ai partecipanti un omaggio personalizzato, ad esempio un gadget con il nome di ciascuno.

Usa la tecnologia

La tecnologia può essere un’ottima risorsa per stupire i partecipanti ad un evento. Pensa a come puoi sfruttarla per creare un’esperienza più coinvolgente o magari interattiva, come ad esempio ricorrere alla realtà virtuale o alla realtà aumentata.

Potresti utilizzare la realtà virtuale per offrire a chi partecipa a distanza un’esperienza immersiva che li faccia sentire come se fossero fisicamente presenti. Oppure, puoi utilizzare la realtà aumentata per aggiungere elementi interattivi all’evento, come giochi o quiz.

Fai sentire importanti i partecipanti

I partecipanti vogliono sentirsi importanti. Pensa a come puoi farli sentire speciali, magari offrendo loro un servizio clienti personalizzato o l’opportunità di interagire con i tuoi dipendenti.

Ad esempio, potresti offrire agli utenti un servizio clienti personalizzato, magari un punto di assistenza dedicato o un servizio di concierge a loro riservato. Un’altra idea interessante potrebbe essere quella di offrire ai partecipanti l’opportunità di interagire con i tuoi dipendenti, come un evento Q&A o una sessione di networking.

Suggerimenti finali

Oltre a considerare i suggerimenti sopra menzionati, ci teniamo a fornirti dei suggerimenti finali a carattere generale, che vanno sempre bene a prescindere dal tipo di evento:

  • Pensa al pubblico target. Quando pianifichi un evento, pensa al pubblico target. Quali sono i loro interessi? Quali le loro aspettative? Crea un evento che sia adatto al pubblico di riferimento e lo lascerai a bocca aperta.
  • Fai ricerche. Ci sono tanti eventi, anche recenti,  che hanno stupito favorevolmente i partecipanti. Fai delle ricerche per trovare nuove idee e fonti di ispirazione.
  • Non aver paura di sperimentare. Non aver paura di provare cose nuove e sperimentare con qualcosa di innovativo. Potresti sorprenderti di ciò che puoi riuscire a creare.

Dunque, stupire chi prende parte ad un evento può essere un modo efficace per lasciare un’impressione positiva e duratura nella mente delle persone.

Tieni a mente questi consigli per creare un evento che i partecipanti non dimenticheranno mai.

Il Gender Equality Index dell’EIGE: dieci anni di progressi

L’Indice di Uguaglianza di Genere, ideato dall’Istituto Europeo per l’Uguaglianza di Genere (EIGE), svolge un ruolo chiave nell’analizzare i progressi fatti dai paesi europei nella promozione della parità di genere. Le rilevazioni più recenti dell’EIGE rivelano che l’indice ha raggiunto un traguardo storico, segnando un aumento di 1,6 punti rispetto al 2022 e superando per la prima volta i 70 punti, stabilendosi a 70,2. Questo valore è il più alto mai registrato negli ultimi dieci anni. L’Italia ha contribuito a questo successo con un indice che ha toccato quota 68,2 su 100, mostrando progressi significativi nel percorso verso l’uguaglianza di genere.

L’Unione Europea e l’Italia

Leggendo i dati, gli incrementi positivi dimostrano che sia l’Unione Europea sia l’Italia stanno compiendo progressi notevoli nell’ambito della parità di genere, un settore che spesso ha visto avanzamenti solo modesti e quindi impatti minimi. Questo trend promettente deve però essere confermato negli anni a venire attraverso misure e interventi mirati, così da garantire una reale parità di genere.
È importante notare che alcuni paesi europei, come la Francia e la Finlandia, hanno registrato una diminuzione nel Gender Equality Index nel 2023, sottolineando la necessità di sforzi continui.

Cosa accede nei diversi settori, dalle aziende alla politica

A livello europeo, i miglioramenti più significativi si sono verificati all’interno dei consigli di amministrazione delle aziende, dove la quota di donne è aumentata dal 12% nel 2010 al 33% nel 2023. Tuttavia, nelle sedi politiche dell’Ue, l’aumento è stato più modesto, passando dal 25% al 33%.
Questo suggerisce che le aziende stanno compiendo progressi più rapidi nel promuovere la parità di genere rispetto alle istituzioni politiche nazionali.

Italia, dati in chiaroscuro

L’analisi della situazione italiana rivela che il Gender Equality Index ha segnato una crescita significativa, aumentando di quasi 15 punti dal 2010 e raggiungendo 68,2, anche se resta al di sotto della media europea. I dati indicano che l’Italia sta facendo importanti passi avanti verso l’uguaglianza di genere, seppure ci sia ancora molto da fare.

Nell’ambito della salute, l’Italia ha ottenuto punteggi elevati, con un indice di 89,2 punti, superiore alla media europea. La parità di genere nell’accesso ai servizi sanitari ha ottenuto un punteggio di 98,6 su 100. Anche le attività assistenziali sono cresciute di 13 punti negli ultimi tre anni. Inoltre, le commissioni parlamentari in materia di ambiente e cambiamenti climatici vedono una presenza femminile del 40%, superiore alla media europea del 30%.
I settori con punteggi più bassi includono invece la cultura con 60,8 su 100 e il lavoro con 65 punti su 100, sebbene con un leggero aumento annuale di 1,8 punti. In particolare, l’Italia si trova all’ultimo posto tra gli Stati membri dell’UE per le pari opportunità nel mondo del lavoro, con criticità nei settori dell’energia e dei trasporti, dove le donne sono notevolmente sottorappresentate. In ambito formativo, le laureate in studi scientifici e tecnologici rappresentano solo il 40% del totale.

Caro vita, così gli italiani vanno a caccia di offerte e promozioni

Il costo della vita continua ad aumentare di mese in mese, influenzando inevitabilmente le scelte degli italiani in fatto di spesa. Cosa accade? Succede che i nostro connazionali rivedono le loro abitudini in fatto di consumi e a cercano sconti e promozioni per proteggere il loro potere d’acquisto.
Questa tendenza emerge chiaramente dai dati raccolti dall’Osservatorio Shopping di DoveConviene, un’app che semplifica lo shopping e aiuta le persone a risparmiare tempo e denaro. 

La ricerca di promozioni segna un +13%

Nel corso del 2023, le ricerche di promozioni da parte dei consumatori sono aumentate del 13% rispetto all’anno precedente, confermando un movimento in crescita costante. Questo comportamento è “esploso” a partire dal 2020, e nel 2022 aveva già registrato un aumento del 24% nelle ricerche di sconti e promozioni rispetto al 2021.
Tra le categorie che hanno registrato la crescita maggiore, ci sono i prodotti per la cura della casa e della persona, che sono aumentati del 33% rispetto al 2022. Ma sono gettonatissimi anche gli articoli per animali domestici, con un incremento del 44%. Si tratta del chiaro segnale, da parte dei proprietari di pets, di trovare soluzioni economiche per prendersi cura dei loro amici a quattro zampe, senza però comprometterne la salute e la qualità della vita.

Richiestissimi gli sconti per gli alimentari

In questo contesto, non sorprende che i prodotti alimentari e le bevande continuino a essere molto richiesti, registrando un aumento del 29% nelle ricerche nel 2023. Acqua, birra e latte sono ancora una volta tra i prodotti in offerta più cercati dagli italiani. Tuttavia, si nota un notevole aumento nelle ricerche di olio extravergine di oliva (+230%), zucchero (+221%), legumi (+98%) e caffè (+72%).

Convenienza e sostenibilità 

In un contesto economico segnato dall’inflazione e dalla pressione sui consumi, la protezione del potere d’acquisto è diventata una priorità per i consumatori. Sempre più persone stanno rivedendo le loro abitudini di consumo e stanno cercando sconti e offerte.
L’aumento delle ricerche di promozioni, iniziato nel 2020, dimostra quanto queste siano diventate fondamentali nella lotta contro l’aumento dei prezzi. Inoltre, si osserva una maggiore attenzione da parte dei consumatori alla sostenibilità e alle politiche di contrasto agli sprechi alimentari, promosse da molte catene di distribuzione.

Pianificare per risparmiare

Marco Durante, Global VP Sales e Marketing Italia di ShopFully, ha commentato questa tendenza sottolineando l’importanza della pianificazione degli acquisti mirati, anziché dell’accumulo di prodotti in offerta. Questo cambiamento nelle abitudini di consumo è influenzato anche dalla crescente sensibilità dei consumatori alla sostenibilità e alla lotta agli sprechi alimentari.
La ricerca online è diventata un passo essenziale nel processo di acquisto, consentendo ai consumatori di trovare le migliori offerte e fare scelte oculate.

Nel 2024 l’innovazione finanziaria diventa “unlimited”

Innovazione tecnologica, digitalizzazione e transizione eco-sostenibile hanno un impatto su tutti i settori dell’economia, incluso quello finanziario, cambiando i modelli di business, processi e prodotti, e facendo emergere nuovi attori sul mercato.
Proprio l’innovazione finanziaria è stata al centro del 13° evento annuale Tomorrow Speaks di CRIF, da titolo ‘Unlimited Innovation with CRIFMetadata’.

Durante l’evento sono stati delineati i trend che guideranno l’evoluzione dell’industria finanziaria nei prossimi anni, e le 4 direttrici su cui si muoverà un mercato destinato a una ‘illimitata innovazione’.

ESG al centro dell’Agenda Finanziaria

I criteri Environmental, Social e Governance sono già entrati nelle aree del risparmio gestito, politiche del credito, e strategie di sviluppo commerciale. La tendenza degli investitori a considerare non solo i rendimenti finanziari, ma anche l’impatto sociale/ambientale delle decisioni di investimento potrà influenzare l’offerta dei prodotti finanziari che incorporano i criteri ESG.

La centralità di una transizione sostenibile non deriverà solamente da una spinta interna del mercato, ma anche dai governi e dalle agenzie/enti di regolamentazione.
Le aziende saranno quindi incoraggiate a perseguire maggiore trasparenza. Ma attenzione al Greenwashing: occorre evitare che la bandiera ESG venga utilizzata in modo improprio e deleterio.

Cyber, clima, longevità i nuovi rischi

Affrontare il tema del Climate Change diventa sempre più rilevante, valutando puntualmente i rischi delle imprese e individuando per tempo azioni di ‘remediation’ per evitare danni e costi per la società.
Ugualmente rilevante è il cyber risk: le minacce cyber rappresentano un rischio sempre più concreto per consumatori, imprese e player finanziari. In Italia nel 2022 gli attacchi informatici sono cresciuti del 169% (media globale 21%).
Ma aziende e investitori dovranno obbligatoriamente trovare anche nuove soluzioni ai rischi legati alla sostenibilità dei programmi di previdenza sociale, gestione del risparmio e investimenti a lungo termine.

Si tratta di cambiamenti profondi nei modelli di business e nell’offerta al cliente che dovrà far fronte alla crescita della vita media, la pluralità di esigenze e target specifici.

Wealth Management e sinergia tra Fintech e player

La trasformazione del Wealth Management sta ridefinendo le sue fondamenta, spostandosi da un modello prevalentemente finanziario a uno sempre più orientato al credito. Oltre a essere una strategia benefica per le banche, che potranno snellire ulteriormente i bilanci, l’entrata in scena di nuovi operatori porterà innovazione nell’analisi dei dati, degli strumenti e dei processi del credito.

L’intersezione tra Fintech, investimenti e partnership strategiche, poi, delinea un panorama finanziario in evoluzione, dove la collaborazione tra attori emergenti e consolidati è essenziale per guidare l’industria verso nuovi orizzonti di innovazione e convenienza per i consumatori.
L’espansione dell’Open Banking prospetta una maggiore competizione nel settore bancario, e un miglioramento dell’offerta di servizi finanziari personalizzati, con investimenti più ridotti rispetto al passato, ma più focalizzati e produttivi.

Prezzi, quanto costa la vita oggi?

Quello attuale è un momento complicato per numerose famiglie italiane, che sono costrette a fare i salti mortali per far quadrare il bilancio familiare. Le previsioni per l ‘autunno non sono esattamente rosee, a causa dell’inflazione e del caroprezzi.
Per capirne un po’ di più, e avere il polso della situazione, Facile.it e Consumerismo No Profit hanno effettuato un’analisi delle principali voci di spesa familiare per identificare quelle che hanno subito i maggiori aumenti nell’ultimo anno e quelle che potrebbero continuare a crescere nei prossimi mesi.
Dai mutui ai prestiti, dalle bollette alla benzina, passando per l’assicurazione auto, il carrello della spesa, l’ortofrutta, i trasporti e il turismo, ecco quanto è emerso da questa analisi.

Assicurazioni auto e moto 

Nell’ultimo anno, i premi delle polizze auto e moto sono aumentati significativamente. Ad agosto 2023, per assicurare un veicolo a quattro ruote in Italia, in media, servivano 591,10 euro, il 26% in più rispetto al 2022, quando il premio medio era di 469,10 euro. Per le moto, la situazione è ancora peggiore; ad agosto 2023, il prezzo medio per una polizza moto è salito a 502,07 euro, un aumento del 41% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Carburante

Oltre all’assicurazione, il carburante rappresenta un ulteriore onere per automobilisti e motociclisti. Se a luglio 2023 i prezzi erano aumentati ma erano comunque inferiori rispetto all’anno precedente, ad agosto e settembre si è verificato un aumento significativo. Nel periodo dal 18 al 24 settembre, fare il pieno di benzina è costato il 21% in più rispetto all’anno precedente, mentre per il diesel è stato necessario spendere il 10% in più.

Luce e Gas

I prezzi di luce e gas avevano raggiunto il picco l’anno scorso durante l’estate. Ad agosto 2023, nel mercato tutelato, sembrano essere relativamente bassi, con un calo del 43% per l’energia elettrica e del 26,8% per il gas rispetto al picco precedente. Però le bollette sono ancora notevolmente più alte rispetto a prima della pandemia e della guerra.

Ad agosto 2023, una famiglia media con un contratto di fornitura nel mercato tutelato ha speso 54 euro per l’elettricità (un aumento dell’18% rispetto al 2019) e 106 euro per il gas (un aumento del 27% rispetto al 2019). Inoltre, i prezzi potrebbero aumentare ulteriormente nel quarto trimestre del 2023, quando i consumi energetici aumenteranno.

Mutui

Le rate dei mutui sono cresciute notevolmente nell’ultimo anno, in particolare per i mutui a tasso variabile. Secondo l’analisi di Facile.it, un mutuo medio a tasso variabile stipulato all’inizio del 2022 ha visto un aumento della rata da 515 euro a settembre 2022 a 740 euro a settembre 2023, un incremento di 225 euro (44%).

Tuttavia, si prevede che gli aumenti si avvicineranno alla fine, con un picco previsto entro dicembre, seguito da una stabilizzazione degli indici e da una graduale diminuzione dei tassi.

Carrello della Spesa

Il costo del “carrello della spesa” è aumentato notevolmente nei primi due trimestri del 2023, a causa di vari fattori tra cui la crisi climatica, l’inflazione e gli effetti sull’intera filiera. Prodotti come lo zucchero, l’olio d’oliva, le patate, i pomodori, il riso, il latte, gli alimenti per bambini e il pane confezionato hanno subito un aumento del 24,5%. Questo significa che una famiglia media di 4 persone spende circa 480 euro al mese per i beni di prima necessità, un aumento di oltre 1.100 euro rispetto al 2022.

Trasporti e Turismo

Spostarsi e fare vacanze in Italia è diventato più costoso a causa dell’aumento dell’inflazione, dei costi del carburante e delle materie energetiche. Il settore nel complesso ha registrato un aumento medio del 9,4%. Un weekend per due in una città d’arte italiana può costare fino a 700 euro, con un aumento significativo nei costi degli alloggi e della ristorazione.

In sintesi, l’aumento dei prezzi sta mettendo a dura prova le finanze delle famiglie italiane, con costi crescenti in molte voci di spesa, dall’assicurazione auto ai prodotti alimentari di base e al turismo. La situazione potrebbe continuare a peggiorare nei prossimi mesi, rendendo ancora più difficile il bilancio familiare.

Noleggio auto: se a lungo termine il trend è ancora più positivo

Secondo i dati di Aniasa, l’Associazione nazionale industria dell’autonoleggio, della sharing mobility e dell’automotive digital, il noleggio auto in Italia nel 2022 ha immatricolato circa 365mila vetture, con una quota complessiva di quasi il 28%. E nel primo semestre 2023 ha raggiunto una quota del 33% del totale dei veicoli nuovi messi su strada, immatricolando oltre 308mila vetture da gennaio a giugno (+47%). La crescita del settore sembra inarrestabile, ed è sostenuta dall’apprezzamento non solo da parte di aziende e professionisti, ma anche dei privati.

Un’alternativa all’acquisto dell’auto

A trainare il mercato è il noleggio auto a lungo termine (oltre 302mila vetture immatricolate nel 2022, +19%), una formula sempre più gettonata come alternativa all’acquisto dell’auto, e che ha raggiunto a livello nazionale una flotta di 1 milione e 197 mila veicoli. Con quasi 1 veicolo su 3 immatricolato per il noleggio a lungo termine, la locazione è una modalità sempre più gradita non solo dalle imprese ma anche dai privati, che oggi usano 163mila veicoli noleggiati con questa modalità (circa il 14% del totale dei mezzi a nolo circolanti in Italia).

La formula tutto compreso conviene

I motivi di questo trend sono molteplici. Oltre alla possibilità di pagare un canone mensile a prezzo fisso per tutta la durata del contratto (da 12 o 24 mesi a 60 o 72 mesi a seconda della compagnia), c’è la convenienza della formula tutto compreso. Nel canone sono infatti incluse le principali spese da sostenere, come immatricolazione del veicolo, assicurazione e manutenzione ordinaria e straordinaria.
Nella maggior parte dei contratti sono compresi anche altri servizi utili, come l’assistenza stradale 24/7 in Italia e in Europa e la telematica. Inoltre è possibile personalizzare il noleggio, ad esempio aggiungendo nel canone un veicolo sostitutivo, pneumatici a plafond o la polizza assicurativa per la tutela legale.

Un ruolo chiave nella mobilità sostenibile

I privati che optano per questa formula possono avere a disposizione una vettura sempre nuova e aggiornata nella dotazione tecnologica e nei dispositivi di sicurezza, tutelandosi da una serie di inconvenienti come la svalutazione commerciale, l’obsolescenza del mezzo o l’introduzione di nuove normative antinquinamento. Il noleggio auto a lungo termine sta poi trainando le immatricolazioni di vetture elettriche e ibride plug-in, affermandosi come una soluzione molto apprezzata per chi desidera scegliere un veicolo alimentato a batteria. In base ai dati Aniasa, nel primo semestre 2023 il noleggio ha immatricolato il 34% delle vetture elettriche e il 63% delle plug-in. Quest’ultime sono dotate sia di un motore termico a benzina (più raramente diesel) sia di un propulsore elettrico, per percorrere fino a 60-70 km senza produrre emissioni di CO2.

ChatGPT, perchè sono diminuite le visite al sito?

ChatGPT, il noto chatbot sviluppato da OpenAI e lanciato a novembre, ha registrato un calo delle visite mensili al suo sito web per il terzo mese consecutivo. Lo afferma la società di analisi Similarweb, che ha analizzato e poi reso disponibili i dati.  Questa tendenza potrebbe essere invertita nei prossimi mesi grazie al lancio di ChatGPT Enterprise, una versione del servizio dedicata alle aziende e agli utenti professionali.

Calo fisiologico in concomitanza con il periodo di vacanza?

Nel mese di agosto, le visite al sito web di ChatGPT su desktop e dispositivi mobili in tutto il mondo sono diminuite del 3,2%, scendendo a 1,43 miliardi, dopo una diminuzione di circa il 10% nei due mesi precedenti. Anche il tempo medio trascorso dai visitatori sul sito è diminuito costantemente da marzo, passando da una media di 8,7 minuti a 7 minuti ad agosto.

Con l’inizio della scuola, riprenderà a salire

Tuttavia, Similarweb suggerisce che il ritorno a scuola potrebbe portare a un aumento del traffico e dell’utilizzo di ChatGPT. In particolare, negli Stati Uniti, dove gli studenti sono tornati a scuola alla fine di agosto, il numero di accessi al sito di ChatGPT è già in aumento. È da notare che l’introduzione dell’app ChatGPT per iOS e Android da parte di OpenAI ha contribuito a spostare parte del traffico dal sito web al servizio mobile.

Ma c’è anche la concorrenza

Prima del lancio di Threads, l’app di Meta (ex-Facebook) concorrente di Twitter, ChatGPT aveva registrato la crescita più rapida mai vista, ma ora si posiziona tra le 30 app più importanti al mondo in termini di utenti. La concorrenza nel settore degli assistenti virtuali sta crescendo rapidamente: Google ha lanciato Bard, un chatbot sperimentale di supporto alla ricerca web, mentre in Cina Baidu ha introdotto Ernie Bot, una risposta a ChatGPT, cercando di competere con l’IA occidentale sviluppando prodotti interni. In sintesi, ChatGPT sta affrontando una temporanea diminuzione delle visite al sito web, ma con il lancio di nuove iniziative come ChatGPT Enterprise e il ritorno alla normalità legato al ritorno a scuola, c’è la speranza che l’interesse e l’utilizzo del servizio possano riprendere a crescere. Nel contesto della crescente concorrenza nel settore dell’IA, ChatGPT rimane una delle principali soluzioni nel panorama degli assistenti virtuali.

Intelligenza artificiale: come cambierà il lavoro dei “creativi”? 

L’Intelligenza artificiale cambierà il modo di lavorare in ogni settore professionale. L’impatto dell’AI sulla generazione di contenuti è indubbio, ma passato l’entusiasmo iniziale si fanno largo dubbi, curiosità, e domande, soprattutto di natura etica. L’AI renderà il lavoro del graphic designer superato? E metterà a rischio i posti di lavoro nei settori creativi? Secondo Cinzia Marotta, Adobe Guru e Adobe Instructor, coordinatrice dell’area Graphic Design di Musa Formazione, e titolare di un’agenzia di grafica e comunicazione visiva, il rischio c’è, “così come è già avvenuto nel corso della storia, in tanti momenti in cui il progresso ha fatto un balzo in avanti. Ci troviamo esattamente nella condizione dell’atleta che si accinge a saltare”.

In 3 ore l’AI fa quello che un professionista fa in 2 giorni

“Come andrà il salto dipende da tanti fattori, interni ed esterni all’atleta – aggiunge Marotta -. E proprio come l’atleta si allena e si prepara, il professionista ha bisogno di studiare e aggiornarsi per ottenere risultati migliori”.
Le intelligenze artificiali possono compiere connessioni, fare analisi e generare risultati basandosi e utilizzando materiali e informazioni reperibili in un database. “Se consideriamo la vastità delle risorse disponibili in rete e la velocità con cui le AI ‘lavorano’ è chiaro che nessun professionista potrà mai competere con loro – spiega Marotta -. Davanti a una richiesta per il progetto di un documentario sui luoghi impervi della Terra, impaginato come uno storyboard, occorreranno 2 giorni lavorativi e un team di 2 grafici. Con il ricorso all’AI basteranno 3 ore”.

L’AI obbedisce agli ordini, ma le idee sono esclusivamente umane

Attualmente l’AI generativa non fa che obbedire a un ordine, ma “la progettazione, l’idea sono ancora esclusive degli umani – continua Marotta -. Tutto il tempo risparmiato per il reperimento e la modifica delle immagini può essere destinato alla parte creativa. Nelle immagini che l’AI generativa ci propone, l’estetica prevarrà con requisiti ben definiti – aggiunge Marotta -. Ma c’è il rischio di una massificazione con una perdita di qualità comunicativa. Senza considerare che poi potremmo abituarci a mostruosità irreali, ritenendole i nuovi standard”.
Insomma, non è il progresso a creare fenomeni deviati, ma l’uso che si fa degli strumenti.

È un’occasione unica, ma servono informazione e formazione

Secondo Marotta, “abbiamo un’occasione unica, possiamo cogliere la grande opportunità di utilizzare uno strumento eccezionale per raggiungere i nostri scopi nel migliore dei modi, oppure combatterla inutilmente o, peggio, lasciarci sopraffare. La strada da percorrere è sempre la stessa, l’unica che funziona sempre: quella dell’informazione e della formazione. Dobbiamo conoscere a fondo questo strumento e imparare a padroneggiarlo. Il primo passo per crearsi una solida preparazione, che nessuna AI potrà eguagliare, è partire dalle basi, dalla cultura grafica, dai criteri della comunicazione visiva, dalle tecniche di progettazione – puntualizza Marotta -. Insomma, bisogna acquisire le conoscenze e le competenze indispensabili per diventare un professionista. Su questa solida base, unita all’esperienza sul campo, saremo in grado di ‘ordinare’ all’AI di svolgere alcuni compiti per noi”. 

La Gen Z? Vuole uno stile di vita più “autentico”

La società contemporanea viene descritta come sempre più complessa (71%), superficiale (58%) e falsa (45%), un “luogo” dove c’è poco tempo libero da dedicare a se stessi e a ciò che conta veramente (66%), con troppe preoccupazioni e pensieri (49%), e dove si nota una crisi di valori e un senso di confusione (45%). Questa situazione genera diverse sensazioni, tra cui disagio (61%) e paura (50%), ma anche un desiderio di reagire (58%). I giovani non si accontentano più di questa realtà e sembrano aver intrapreso un nuovo stile di vita alla ricerca di ciò che è autentico e vero. Questo emerge da uno studio condotto con la metodologia WOA (Web Opinion Analysis) e realizzato da Grom in occasione del lancio della nuova campagna “Autentico Piacere” .

La nuova tendenza è definita “Authenticity”

La nuova tendenza, definita “Authenticity”, coinvolge le giovani generazioni dei Millennials e Gen Z, che hanno notato un aumento di autenticità intorno a loro stessi (61%). La loro voglia e capacità di gustare ciò che ha un vero valore diventano la spinta per uno stile di vita che va oltre le apparenze. Nell’era delle immagini perfette e filtrate, del multitasking, della corsa alla performance e al possesso, le nuove generazioni stanno abbracciando una tendenza opposta: quella verso l’autenticità. Questo desiderio nasce dalla volontà di vivere esperienze e relazioni che diano un senso più profondo alla propria esistenza, spiega lo psicologo, psicoterapeuta e imprenditore Luca Mazzucchelli, commentando il trend e l’indagine di Grom.

Concentrarsi su ciò che è essenziale

Gli individui autentici sono convinti della necessità di ritrovare la semplicità e l’autenticità nelle cose che fanno (62%) e di concentrarsi solo su ciò che è essenziale per la propria vita (65%). Credono che questo approccio migliori la qualità del vivere (75%), portando più serenità e benessere. Il loro sogno non è più legato a luoghi esclusivi e fughe irrealizzabili, ma a momenti, posti e piaceri semplici, autentici e genuini. La maggioranza vive le azioni quotidiane come veri e propri momenti di autenticità, come giocare con i bambini (66%), passeggiare in città con gli amici (61%) e stare a contatto con la natura (52%). Anche nell’alimentazione, l’autenticità è importante, come consumare un pasto a tavola con parenti e amici (72%) o gustare un gelato (57%), soprattutto se il gusto è fedele alle aspettative.
Se vivono l’autenticità e il piacere nel proprio tempo libero, soprattutto nei momenti conviviali (68%), in un ambiente familiare o con amici (59%), al lavoro sentono una maggiore fatica, specialmente nelle interazioni con gli altri, che percepiscono come autentiche solo durante le pause (35%).

Essere, non avere

L’indagine mostra una nuova direzione: un ritorno all’essenziale. Per i giovani, l’autenticità significa dare più importanza all'”essere” che all'”avere” (65%), vivere solo esperienze che meritano di essere vissute (58%) e ricercare la semplicità nelle cose (51%). Secondo lo psicoterapeuta Mazzucchelli, l’autenticità è uno degli ingredienti chiave del benessere personale. Il “vero sé” rappresenta l’essenza autentica di una persona, al di là delle maschere e delle sovrastrutture, mentre il “falso sé” è una versione alterata e adattata di sé stessi, spesso influenzata dalle aspettative degli altri o dai condizionamenti sociali. La discrepanza tra ciò che si è davvero e ciò che siamo portati a essere può provocare sensazioni di insoddisfazione, disagio e disconnessione. La tendenza delle nuove generazioni a liberarsi dalle aspettative sociali per esprimere pienamente sé stesse e la ricerca della semplicità come veicolo per concentrarsi solo su ciò che è veramente importante, possono essere considerati segni di crescita psicologica. I momenti semplici, dunque, sembrano essere la migliore lente attraverso cui guardare e godersi i piaceri del mondo.