Generazione Z e KIDS: un business da 7 miliardi di euro

Quello che ruota intorno alla GenZ e ai Kids italiani è un mercato che vale oltre sette miliardi di euro.
A tanto ammonta la spesa per i bambini da 3-13 anni e dei giovani da 14-19, cresciuta nel 2022 del 10% rispetto al 2021, complice il ritorno alla normalità di quasi tutti i mercati. A rivelarlo è BVA Doxa, che insieme a MLD Entertainment ha analizzato otto maxi-comparti, abbigliamento 0/14 anni, cinema, libri, TV, giocattoli, parchi, cartoleria e edicola, calcolando l’impatto sui consumi Kids e GenZ. E la crescita è guidata da abbigliamento e giocattoli, che con i rispettivi 4,5 miliardi e 1,5 miliardi di euro occupano il 70% del totale.

Parchi, cinema, libri

In forte recupero il fatturato dei parchi italiani, che secondo l’Associazione Parchi Permanenti Italiani/Confindustria nel 2022 tornano ai valori pre-pandemia a quasi 400 milioni di euro.
“Un dato confortante, cui corrisponde tuttavia il sorpasso di questo settore sul cinema, che pur con una vistosa crescita di incassi al botteghino dell’86% arriva a 272 milioni di euro – spiega Paolo Lucci di MLD Entertainment -.  Incassi che, per il 58%, provengono da film per famiglia, confermando una forte vocazione del settore ai kids”.
Quanto ai libri per ragazzi, sommati ai dati dei fumetti, portano il comparto a 300 milioni di euro, il 22% di tutto il mercato editoriale italiano del 2022 (dati AIE – Associazione Italiana Editori).

Come cambia il tempo libero in famiglia?

Se il gioco è l’ingrediente centrale del tempo libero dei 5-9 anni (60%), tra i più grandi la socialità diventa prioritaria. Le esperienze fisiche si arricchiscono di nuove tecnologie, dalla realtà virtuale al podcast, che riescono a dare una spinta al coinvolgimento dei ragazzi. Il gaming si conferma però una delle attività principali del tempo libero (50%), un ponte per i ragazzi verso le nuove forme di web in cui si possono già apprezzare evoluzioni vicine a un’idea di metaverso, un nuovo possibile territorio di investimento per i brand.

Il ruolo di social e influencer negli acquisiti

Quasi raddoppiata rispetto al 2019 la quota dei piccoli di 5-9 anni che hanno accesso ad almeno un social. Un aumento ancora più importante nella fascia 8-9 anni, decisamente significativo nei ragazzi tra 10-11 anni, e irrinunciabile per gli over 12.
“YouTube continua a crescere ed essere protagonista tra i piccoli fino a nove anni. A modificare gli equilibri – commenta Cristina Liverani di BVA Doxa -, la crescita di TikTok. Punto di riferimento per i 10-11 anni, si afferma anche tra i più grandi superando anche Instagram tra i 14-16 anni”.
Ma YouTube, Tiktok e Instagram sono vetrine di prodotti. Esposti a influencer, dai più specifici per la loro età ad altri più o meno famosi, anche Kids e GenZ sono pronti a recepire i suggerimenti che girano sul web.