Moda, Milano esporta il 15% del totale nazionale

Secondo i dati della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi la moda è il settore che meglio connota Milano, e che più rappresenta il Made in Italy nel mondo. Nel primo trimestre del 2021 Milano ha esportato solo nel settore moda 3,8 miliardi di euro, pari al 15% del totale nazionale. Solo a Milano si contano 10.410 imprese del settore, sulle 26.876 della Lombardia e le 191.148 in Italia, e 73.625 addetti, rispetto ai 156.139 della Lombardia e ai 717.948 dell’intero territorio nazionale.  Secondo l’ultimo Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano, nel 2020 il settore dell’abbigliamento è valso 3,9 miliardi di euro (+22% rispetto all’anno precedente). In valore assoluto, la moda è stato uno dei tre comparti che lo scorso anno ha contribuito maggiormente alla crescita economica del Paese, con 700 milioni di euro sui 5,5 miliardi di euro di incremento totale.

Il commercio al dettaglio e all’ingrosso vale quasi 13 miliardi di euro

“Nel 2019, a Milano, il fatturato della moda, industria e commercio. ha sfiorato i 21 miliardi di euro, pari al 17% del totale nazionale, un valore cresciuto del 34% rispetto al 2010 – spiega Elena Vasco, Segretario generale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi -. All’interno del comparto, la voce più rilevante è costituita dal commercio al dettaglio e all’ingrosso, che vale infatti quasi 13 miliardi di euro, ed è anche quella che è cresciuta maggiormente (+45%). La produzione di tessile-abbigliamento e pelletteria – continua Vasco – con un fatturato di 7,6 miliardi, ha riportato ugualmente un risultato positivo negli anni considerati (+17,5%)”. 

La sfida della sostenibilità

La moda però sta vivendo un momento complesso, dovendo fare i conti con 5 forze che la stanno portando a una profonda e radicale trasformazione, accelerata ulteriormente dalla pandemia. Tra queste sfide spicca quella sulla sostenibilità, parametro richiesto sempre più dai consumatori stessi, come si evince dal proliferare di piattaforme di vendita di usato.
“La moda è uno dei settori che, negli ultimi anni, ha subito le maggiori trasformazioni, già prima della pandemia – commenta Giuseppe Stigliano, esperto di marketing, di trasformazione digitale e innovazione aziendale -. L’onlife fashion è la rappresentazione di come il mondo della moda ha dovuto fare i conti con le 5 forze: accelerazione, ibridazione, disintermediazione, sostenibilità e democratizzazione.

Il Covid-19 ha contribuito a riscrivere le regole del settore

“A queste, nel 2020, si è aggiunta una sesta forza, il Covid-19, che ha contribuito a riscriverne le regole – continua Stigliano -. Soprattutto entrando nel merito della quarta forza, la sostenibilità appunto, la moda è il settore più inquinante dopo quello del petrolio, ed è vissuta per anni di azioni di compensazione, ma oggi non basta più. Il mercato chiede alle aziende di essere coerenti – sottolinea Stigliano – e fare scelte realmente sostenibili, ed è per questo che il comparto della moda è oggi costretto a ripensarsi”.