Cybersecurity, un mercato da 1,55 miliardi e in crescita del +13%

In Italia nel 2021 il mercato della cybersecurity raggiunge il valore di 1,55 miliardi di euro, per una crescita del +13% rispetto al 2020. Secondo i risultati della ricerca dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano, si tratta di un ritmo di crescita mai così elevato, con il 60% delle grandi organizzazioni che ha previsto un aumento del budget destinato alle attività di sicurezza informatica. In Italia però il rapporto tra spesa in cybersecurity e Pil resta limitato (0,08%), all’ultimo posto tra i Paesi del G7, anche se insieme al Giappone l’Italia è l’unica nazione a non aver registrato una diminuzione nel corso dell’ultimo anno.

Obiettivo, accrescere la consapevolezza dei dipendenti

Di fronte a una crescita costante delle minacce il 31% delle grandi imprese rileva un ulteriore aumento degli attacchi informatici nell’ultimo anno. Per questo la sicurezza informatica è diventata la maggiore priorità di investimento nei diversi ambiti del digitale, non solo nelle grandi imprese. E di fronte al diffondersi delle nuove modalità di lavoro, il 54% delle organizzazioni giudica necessario rafforzare le iniziative di sensibilizzazione al personale sui comportamenti da adottare. In ogni caso, il mercato italiano di cybersecurity è composto per il 52% da soluzioni come Vulnerability Management e Penetration Testing, SIEM, Identity and Access Management, Intrusion Detection, Data Loss Prevention, Risk and Compliance Management e Threat Intelligence, e per il 48% da servizi professionali e servizi gestiti. 

Anatomia del mercato

Gli aspetti di security più tradizionali continuano a coprire le quote maggiori del mercato, con il 31% della spesa dedicata a Network & Wireless Security, ma gli aumenti più significativi riguardano Endpoint Security e Cloud Security. Con le nuove modalità di lavoro, la protezione dei dispositivi continua a essere un elemento cruciale e l’adozione di applicazioni e piattaforme Cloud rende necessaria una specifica attenzione a questo ambito. La dinamicità del mercato viene poi confermata sul lato offerta dalle 13 operazioni straordinarie di acquisizione, aggregazione e quotazione che hanno riguardato 24 realtà italiane di servizi e soluzioni in ambito security, per un giro d’affari pari a diverse centinaia di milioni di euro.

Cresce l’attenzione delle istituzioni

Se l’interesse delle imprese alla cybersecurity è ai massimi storici, cresce anche l’attenzione delle istituzioni, che hanno introdotto importanti misure in questo ambito.
Il PNRR prevede nella Missione 1 investimenti per 623 milioni di euro in presidi e competenze di cybersecurity nella PA, e nella Missione 4 ulteriori fondi per la ricerca e la creazione di partenariati su temi innovativi, tra cui la sicurezza informatica. È stata poi introdotta l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), verso cui le imprese si dimostrano aperte e disponibili: il 17% ha già stabilito la volontà di collaborare con l’Agenzia, più di metà (53%) è in attesa di linee guida e indicazioni, e un ulteriore 22% vuole approfondire meglio il ruolo dell’organismo nell’ottica di individuare opportunità future.