Pil, previsioni positive per il 2021-22: quasi +5%

Le previsioni dell’Istat sono più che positive: nel 2021-22 il Pil potrebbe sfiorare il 5%. L’economia italiana sembra quindi essere in ripresa, e si prepara a mettere a segno un rialzo del Pil migliore di tutte le stime finora diffuse da Governo, Commissione europea, e le ultime da Bankitalia, Ocse e Fmi. L’Istituto di statistica per l’anno in corso prevede, infatti, una crescita sostenuta del Prodotto interno lordo, indicando un aumento del +4,7%, e nel 2022 del +4,4%. Ancora più positive le previsioni di Fitch, che quest’anno stima un Pil in crescita del 4,8%, sostenuto da una “forte ripresa nella seconda metà dell’anno”. Per il 2022 l’agenzia di rating, che conferma la valutazione BBB, con outlook stabile, stima un +4,3%. Si tratta, in ogni caso, di un deciso rialzo, dopo il crollo del -8,9% registrato nel 2020, l’anno segnato dall’esplodere della pandemia, e a livello produttivo, dalle chiusure del lockdown primaverile.

Il processo di ripresa dell’attività economica si consolida con intensità crescente

Lo scenario delineato dall’Istat “incorpora gli effetti della progressiva introduzione” degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. I rischi associati allo scenario sono invece legati “all’effettiva capacità di realizzazione delle misure programmate e all’evoluzione dell’emergenza sanitaria”. L’Istituto prevede il “consolidamento del processo di ripresa dell’attività economica con una intensità crescente nei prossimi mesi”, una fase espansiva che si estenderà dopo il marginale miglioramento del primo trimestre dell’anno, pari al +0,1% rispetto al trimestre precedente.

Risalita della domanda interna e spesa delle famiglie determinano l’aumento

Stessa crescita indicata dall’Ocse nelle ultime prospettive economiche, mentre nelle previsioni della Commissione Ue il Pil si ferma al +4,2%, e per il Fondo monetario al +4,3%. A prospettare un possibile miglioramento è stato lo stesso governo, e recentemente anche il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha espresso fiducia, e nelle considerazioni finali ha sostenuto come il rialzo del Pil nella media dell’anno “potrebbe superare il 4%”. Un aumento nel biennio che, come segnala l’Istat, sarà determinato dalla risalita della domanda interna, trainata dalla “decisa accelerazione” degli investimenti, per i quali quest’anno si prevede un balzo del 10,9% e poi dell’8,7%, e dalla spesa delle famiglie, con i consumi in aumento del 3,6% e del 4,7% l’anno prossimo.

L’evoluzione dell’occupazione in linea con quella del Pil

Parallelamente recupera il mercato del lavoro: l’evoluzione dell’occupazione, misurata in termini di Ula (Unità di lavoro), secondo l’Istat, sarà in linea con quella del Pil, con un’accelerazione nel 2021 del +4,5% e un aumento nel 2022 del +4,1%. L’andamento del tasso di disoccupazione rifletterà invece la progressiva normalizzazione del mercato del lavoro, con un aumento quest’anno al 9,8%, dopo il 9,2% del 2020. Il tasso di disoccupazione è previsto poi in lieve calo nel 2022 al 9,6%. Con gli ultimi dati di aprile, riferisce Ansa, si è inoltre segnato un incremento di oltre 120 mila occupati rispetto a inizio anno, ma sono ancora 800 mila gli occupati in meno rispetto al periodo pre-Covid.